ANTIPHONALE MISSARUM

La pubblicazione dell'Antiphonale Missarum, a settant'anni dalla prima edizione (1935), curata dell'abate Gregorio M. Suńol, arricchisce l'antico rito della Chiesa di Milano di un nuovo libro di canto e restituisce all'antica monodia ambrosiana la sua piena autenticitą, togliendo le aggiunte gregoriane del periodo carolingio (sec. IX).

Per i canti della Messa, la liturgia milanese č cosģ sobria da sembrare povera. Nel tempo dopo la Pentecoste, solo diciotto brani su cinquantaquattro sono ambrosiani, tanto che "per mancanza di offerenda č impossibile avere un proprium completo di una Messa".
Allo scopo di avere una liturgia interamente cantata per tutto il ciclo dell'anno (Temporale e Santorale) sono stati trovati altri brani. Non č stato composto un ambrosiano 'fittizio', ma i nuovi testi sono stati tolti dal ricco repertorio dell'Ufficio, conservato nelle fonti manoscritte dei secc. XII-XIV.
Questa nuova edizione per i canti della Messa, nello stile ornato della schola, unitamente a quella dell'Antiphonale Simplex del 2001, nello stile semplice per il popolo, potrą essere liberamente adoperata nella medesima celebrazione, secondo le circostanze e le opportunitą.
L'Antiphonale Missarum segue in tutto l'Ordo Cantus Missę del Missale Ambrosianum del 1981:
- Proprium de Tempore,
- Commune de Sanctis,
- Proprium de Sanctis,
- Missę rituales,
- Missę pro variis necessitatibus,
- Missę pro defunctis,
- Ordinarium Missę,
- Varia: antiphonę, et psallendę, hymni, lucernaria, responsoria,etc.

Segue l'Appendice, nella quale sono raccolti quei canti dell'edizione del 1935, composti da Dom G. M. Suńol sul modello di altre melodie per le feste di istituzione pił recente e non esistenti nelle fonti manoscritte. Tra questi sono stati inseriti due brani gregoriani: l'antifona Ecce lignum crucis e l'ingressa Requiem ęternam.
I sabati di quaresima hanno testi propri, conformemente a quanto č attestato nelle fonti manoscritte e in linea con la tradizione ambrosiana, che li considera giorni festivi e collegati agli scrutini battesimali.
Infine, ai Proprium delle festivitą del Natale, dell'Epifania e della Pentecoste sono stati aggiunti i canti dell'antica liturgia vigilare.
I canti contenuti nell'Antiphonale Missarum appartengono, salvo rare eccezioni, al repertorio ambrosiano autentico. I rari testi, comuni al gregoriano, sono stati accolti solo se ornati da melodia ambrosiana.
Le melodie sono state attentamente vagliate sul confronto di molteplici testimoni manoscritti, riportati e disposti in forma sinottica su tavole per permettere un'analisi critica. Si č cercato di mantenere inalterata la versione melodica di alcune formule ornate (iubilus) presenti in vari brani, diversamente dalla precedente edizione.
La questione del bemolle č stata attentamente studiata, soprattutto in riferimento alle composizioni in tetrardus, nelle quali il modo di Re, tipico ambrosiano, č entrato nella notazione musicale 'diastematica', prendendo la scrittura sul grado melodico Sol (= Re). Questo ha creato molti problemi sulla natura del Si, bemolle o bequadro. La questione non č stata affrontata nella precedente edizione. In questa, molte formule, collocate su gradi melodici differenti, non hanno mantenuto la medesima intonazione.
I bemolli ripristinati in alcune melodie sono ampiamente documentati fin dalle prime fonti manoscritte musicali.